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Posted by on Ago 11, 2016 in Blog

UN COLORE FA CANTARE LA LAND ART

UN COLORE FA CANTARE LA LAND ART

 

Gironzolando a piedi scalzi sulla passerella delicatamente ondeggiante sul lago di Iseo non si può immaginare il gran lavoro che c’e’ stato dietro e sotto, nelle profondità del lago e tra le sue sponde.

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Il tessuto colorato che la ricopre sembra essere l’unico tocco d’artista, il cui obbiettivo e’ far provare ai visitatori il contrasto tra la fluidita’ dell’acqua e la rigidita’ dei materiali utilizzati, legati alla terra. La modalita’ artistica attraverso cui CHRISTO, maestro dell’arte concettuale prestato alla land art, indaga i concetti nelle sue opere consiste nel celare un’architettura o un paesaggio con teli di cellophane neutro legati da corde. Dopo qualche tempo l’opera viene liberata e scoperta, l’attenzione viene di nuovo catturata, suscitando nuove sensazioni ed emozioni.

Cosi’ successe a Roma 40 anni fa quando  CHRISTO e sua moglie Jeanne-Claude impacchettarono come un salame la Porta Pinciana delle mura aureliane: dalle mie finestre vidi magicamente ricomparire l’antica porta con l’inconfondibile colore dell’antica Roma, sviluppando una nuova e consapevole affezione per le mura, panorama del mio quotidiano.

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Qui sul lago, invece, la novita’ consiste nel fare entrare nell’opera della natura il visitatore, che ci cammina all’interno e si impossessa del luogo in modo fisico ed emotivo. La chiave per entrare nell’opera sembra essere il colore della passerella che ne ricopre la superficie. In questo caso il colore svolge davvero la sua funzione secondo l’etimologia della parola che deriva dalla radice del verbo celare: il colore, infatti, ricopre le superfici nascondendole. L’artista lo ha denominato giallo dalia, ma è anche un giallo-oro o, come dicevano gli antichi Egizi, una rugiada solare solidificata, che per 16 giorni diventa un prezioso camminamento tra cielo e acqua! L’effetto e’ fortemente energetico e dinamico, coinvolge persone di ogni genere, unite solo dalla voglia di esserci, di andare avanti insieme, spesso a piedi nudi, sospinte con brio sulle passerelle ondulate intorno all’isoletta di S. Paolo e per le stradine di Sulzano e Monte Isola. 70.000 mq di tessuto di tela poliammidica di colore giallo, dal forte potere cangiante: alla luce del sole è dorato, mentre le pieghe stropicciate della tela producono ombre contrastanti e nei punti in cui è bagnata assume una colorazione arancio intenso. L’effetto sinestetico attivato attraverso la vista del colore puo’ magicamente far percepire suoni e un inno di gioia sembra nascere dal basso ed elevarsi al cielo, scandito dall’incedere dei piu’ disparati utenti, le cui grandi differenze sono cio’ che piu’ li rende simili.

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Nessun altro colore avrebbe prodotto questi effetti! Non lo statico grigio o il nero funereo. Non rosso o viola che nel contesto sarebbero apparsi innaturali ed eccentrici. Non blu o verde che si sarebbero confusi con l’acqua, trasmettendo insicurezza ai visitatori… Soltanto un dinamico ed energetico giallo dai toni caldi poteva essere il colore giusto che, abbinato e potenziato dalla forma a freccia della passerella, si staglia nel blu del lago e nel verde della natura circostante, dando vita a  un gioco di colori complementari che si vivificano a vicenda, gareggiando con i propri opposti talenti di produrre sensazioni di calma o dinamismo psicofisico.

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ALTRE INFO: si tratta di una struttura temporanea che si sviluppa a pelo d’acqua, sostenuta da un sistema modulare di pontili galleggianti formato da 220.000 cubi in polietilene ad alta densita’ a sezione cava, di dimensioni cm 50x50x40, accostati e collegati tra loro a formare moduli di 100 metri di lunghezza per 16 di larghezza. I 32 moduli hanno i bordi degradanti come una spiaggia, in modo da permettere l’accesso dall’acqua in qualsiasi punto della passerella.

Quale sara’ il futuro di quest’opera? Uno degli aspetti piu’ importanti e’ la sua temporaneita’ e la qualita’ nomadica che la vede finire in breve tempo. Ma una volta elaborate e verificate, le immagini fotografiche acquisite con la tecnologia Trekker saranno consultabili online su Google Street View. Sara’ cosi’ possibile per gli utenti di tutto il mondo accedere in modo virtuale a questo esclusivo progetto temporaneo andato in scena soltanto dal 18 giugno al 3 luglio 2016.

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Pubblicato da Daniela De Biase