A EXPO 2015 LA CINA SI FA IN TRE
La Cina partecipa per la prima volta nei 163 anni di storia dell’Esposizione universale a Expo Milano 2015 con tre diversi Padiglioni distinti: il padiglione della Cina, il padiglione del gruppo immobiliare Vanke e il China Corporate United Pavillon.
Il progetto del padiglione cinese, sviluppato da un team multidisciplinare guidato da Yichen Lu, si chiama TERRA DI SPERANZA ed è stato pensato per combinare le forme evocatrici del paesaggio con i materiali della tradizione costruttiva cinese, rivisitati ed interpretati attraverso il linguaggio dell’architettura contemporanea. Il concept è espresso dalla grande copertura ondulata galleggiante, nella cui forma si riconoscono due profili, quello di uno skyline urbano sul lato nord dell’edificio e quello di un paesaggio naturale sul lato opposto, alludendo così all’idea che “la speranza” può realizzarsi solo quando si raggiunge armonia ed equilibrio fra questi due concetti. Questa copertura è costituita da più di 1000 pannelli di bambù e da una membrana plastica che crea interessanti effetti di luce e trasparenze. Internamente lo spazio è organizzato su due livelli collegati da una lunga rampa: il primo piano è quasi interamente occupato da un’enorme installazione luminosa, il fulcro del programma espositivo, che evoca un grande campo coltivato mosso dal vento, costituita da migliaia di steli in policarbonato.
Il Padiglione dell’impresa Vanke, progettato da Daniel Libeskind, è stato concepitocome una grande scultura ispirata a Huan Shan, la Montagna Sacra della Cina: l’architetto l’ha stilizzata e riprodotta in una struttura ricoperta da 4.200 piastrelle rosse, in grado di cambiare sfumatura e colore a seconda della luce. L’effetto visivo, dinamico e cangiante, è quello di una sinuosa copertura “a scaglie” che ricordano le squame di un drago. L’edificio-scultura èstato realizzato con una serie di pezzi unici di volta in volta assemblati, la cui progettazione ha richiesto architetti, modellatori 3D e maestranze di altissimo livello.
Con il nome SEEDS OF CHINA, il China Corporate United Pavilion, disegnato dai creativi della Tongji Architectural Design & Research Institute Co Ltd, interpreta grazie alla simbologia del seme il sogno di un gruppo di imprese cinesi che vogliono basarsi sui valori della conservazione delle risorse naturali e della sicurezza alimentare. Il padiglione si snoda in un intrecci o verso l’alto rappresenta la vita che nasce dal cuore verde, che contiene l’auditorium, e si evolve nella spirale della catena del Dna che traccia il percorso ascendente: la rampa accompagna dolcemente i visitatori verso l’alto fino al giardino italo-cinese e alla terrazza. L’involucro, che ricorda una naturale membrana protettiva, è costituito da una struttura d’acciaio coperta da un materiale traspirante che conferisce all’edificio un aspetto leggero e trasparente e una forte caratterizzazione d’interazione tra l’interno e l’esterno.