IL COLORE NELLA SANITA’
Attraverso l’uso funzionale del colore, progettiamo spazi finalizzati al comfort ambientale e all’umanizzazione degli ambienti sanitari e di tutti gli spazi in cui il benessere della persona è il principale obiettivo.
La qualità ambientale si esprime attraverso l’equilibrio tra gli aspetti architettonici, funzionali, tecnologici, in uno scenario che, a fianco di competenza, professionalità e tecnologia, offra una maggiore partecipazione umana e affettiva per realizzare il benessere psico-fisico.
La struttura sanitaria nell’attuare l’umanizzazione degli spazi per il fruitore – paziente, operatore sanitario o visitatore – assume e richiede un atteggiamento che sia principalmente orientato e attento alla persona, conformandosi alle sue complesse necessità, facilitandone i contatti, i percorsi, la permanenza, creando un ambiente confortevole ed accogliente, rassicurante e non ostile.
L’Azienda, in sintesi, deve garantire non solo la salute dell’individuo, intesa come assenza di malattia per il paziente, ma anche il benessere fisico, psichico e ambientale per ogni tipo di fruitore, evitando o contrastando il fenomeno noto e dannoso della Sick Building Sindrome, che affligge molte strutture sanitarie.
Il progetto dell’umanizzazione di COLORE e … SANITA’ è basato sull’attenzione all’equilibrio sensoriale dell’individuo, il quale deve sentirsi posto al centro del progetto. Tutto, cioè, deve ruotare intorno alla persona ed alle sue necessità: architettura, arredi, finiture, colori, qualità materiche, segnaletica, suoni, odori, temperatura, umidità, ventilazione, luminosità, igiene. Tutto deve comunicare calore e accoglienza, non freddezza tecnica o ostilità, garantendo privacy, comfort, accoglienza, ascolto, orientamento, trasparenza, comunicazione, informazione.
Il rapporto tra colore, salute e benessere è stato universalmente riconosciuto: un ambiente gradevole e più confortevole per i pazienti ha un potere terapeutico aggiuntivo e può ridurre il periodo di degenza, favorendo ed accelerando la guarigione; anche il personale sanitario, generalmente sottoposto ad attività, orari e rapporti molto stressanti con la struttura ed i pazienti, ne trae maggiori motivazioni e disponibilità: l’influenza psicologica del colore è un valido aiuto alla depressione, o allo sconforto sempre latente nei luoghi di malattia, rappresentando il colore gioia, festa, attenzione, mentre il grigio o il non colore è disattenzione, apatia, introversione.
La varietà dei colori, o un evento cromatico, contribuisce a spostare l’attenzione e l’interesse del malato dalla propria malattia o disagio interno verso l’esterno immediato. I fruitori, resi ipersensibili dalla malattia, devono ritrovare nell’habitat gli stimoli necessari per reagire e collaborare alla guarigione, ma anche gli operatori sanitari devono poter svolgere le prestazioni professionali in luoghi funzionali e confortevoli, in cui trovare maggiori motivazioni.
PER APPROFONDIMENTI VISITA IL NOSTRO SITO DEDICATO AI PROGETTI CROMATICI NEGLI AMBIENTI SANITARI:
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