LE STAZIONI DELL’ARTE
Viaggiando da New York a Stoccolma, passando per Budapest fino a Napoli, oggi aspettare la metro in ritardo non e’ piu’ una seccatura. Le viscere di queste citta’ sono state trasformate in veri e propri percorsi espositivi, dove chiunque ha la possibilita’ di godere della vista delle opere di artisti e designer di fama internazionale.
Stazione T-Centralen di Stoccolma, Svezia.
Stazione M4 di Budapest, Ungheria.
Questi nuovi spazi, che incoraggiano l’uso dei mezzi di trasporto pubblico e arricchiscono l’esperienza di viaggio attraverso l’arte, non sono piu’ solo luoghi di transito da attraversare velocemente per saltare sul primo treno, ma autentici musei aperti dove passeggiare ammirando straordinarie collezioni di public art, in un creativo mix di sapienza artigianale e tecnologia.
Nella Grande Mela, le quattro nuove stazioni della Second Avenue Subway sono state le tele bianche di altrettanti celebri artisti che hanno dato vita a un grande intervento di arte pubblica permanente: attraverso la tecnica del mosaico, Jean Shin, Chuck Close e Vik Muniz hanno riprodotto i viaggiatori di ieri e di oggi, mentre Sarah Sze, con tessere di porcellana in diverse gradazioni di blu, ha rappresentato oggetti familiari – fogli di carta, ponteggi, uccelli, alberi e fogliame – che accompagnano il viaggiatore con un movimento vorticoso che prende velocità e intensità.
Secondo il quotidiano inglese The Daily Telegaph la stazione della metropolitana più impressionante e’ la spettacolare stazione Toledo di Napoli, progettata dall’architetto spagnolo Oscar Tusquets Blanca, primato confermato dalla CNN che l’ha eletta la più’ bella d’Europa. Qui il suggestivo percorso e’ scandito in verticale dall’alternarsi dei colori che rimarcano i vari livelli dello scalo. Nell’atrio pavimento e pareti sono neri come l’asfalto della civiltà contemporanea, scendendo diventano color ocra come il tufo napoletano, mentre al livello dei binari ci si immerge nell’azzurro della galleria del mare di Bob Wilson: un ambiente completamente mosaicato a motivi marini dominato da un grande pilastro decorato come un gigantesco zampillo di una fontana. Proseguendo, ai lati del corridoio sono collocati i light boxe, pannelli animati lenticolari, sempre di Bob Wilson, che raffigurano il mare increspato dalle onde.
Sorprendente anche la stazione Universita’, firmata dagli architetti Karim Rashid e Alessandro Mendini come un percorso caratterizzato da effetti ottici geometrici e coloratissimi, dal rosa fucsia al verde acido.
Sulle scalinate che accompagnano all’uscita, spiccano i profili di Dante Alighieri e Beatrice: un omaggio di Rashid al Sommo Poeta per riconoscere l’importante e vitale legame tra la cultura umanistica e i linguaggi dell’arte contemporanea, qui alla portata di tutti.
Buon viaggio!
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